A cura della prof. Giuseppa Silicati
Tutto è cominciato con un innamoramento.
In una calda estate del 2006, nel corso di una visita all’archivio dell’ASP Golgi-Redaelli, mi è capitato di “incontrare” una mappa risalente al 1769, che rappresentava, tra l’altro, uno dei poderi un tempo di proprietà dei Luoghi pii elemosinieri.
E’ stato un amore a prima vista: si trattava di una mappa molto grande, su tela, ben disegnata con alberi, poderi, strade e con un bellissimo cartiglio, finemente decorato e riportante lo scopo della sua esecuzione e la proprietà di quanto rappresentato.
Il mio innato istinto di insegnante mi ha portato subito a riflettere su come poter utilizzare una simile scoperta, su come individuare un percorso, coinvolgente i bambini della mia classe quinta di scuola primaria, sia in una attività di esplorazione dell’archivio e sia nell’utilizzo di una fonte capace di avvicinarli alla storia di Villapizzone, cioè alla zona di Milano rappresentata nella mappa e ubicata nelle vicinanze della nostra scuola.
Dopo qualche tempo il progetto è stato completato e attuato.
Tre sono state le attività che più hanno suscitato interesse e coinvolgimento: la visita all’archivio, il sopralluogo al quartiere di Villapizzone e la rielaborazione finale con manipolazione delle immagini per ipotizzare come poteva essere, nel passato, il quartiere visitato.
Prima della visita all’archivio i bambini avevano autonomamente preparato delle domande da porre agli esperti. I bambini, oltre a quelle specifiche sull’archivio, predisposero anche domande che esprimevano curiosità su questo strano mestiere di “archivista”: quanto guadagni? ti piace questo lavoro? perché lo hai scelto?
La visita, poi, è stata un susseguirsi di scoperte: sale ripiene di scaffali con tanti faldoni, documenti, oggetti delicatissimi, mappe.
Gli alunni, coinvolti con la provocazione di una ricerca “difficile”, si sono appassionati al lavoro dell’archivista e alla ricerca di documenti che raccontavano la storia del territorio.
Villapizzone e la sua mappa sono stati oggetto di vera ricerca storica: il quartiere è stato visitato per individuare case, strade, monumenti che recassero tracce del passato. Nelle vecchie corti sono state poste interviste agli abitanti con l’intento di raccogliere informazioni e sono stati fotografati lapidi, portoni, strade, chiese.
Sulla mappa letta, disegnata, analizzata sono state fatte ipotesi sull’ubicazione delle strade che avevamo percorso e attraversato.
Il quartiere che qualcuno già frequentava perché andava a giocare nella palestra di zona o perché vi abitava un amico o un parente, è diventato un luogo da vedere con occhi nuovi e diversi e, grazie alle nuove informazioni acquisite, da immaginare anche in epoche diverse dalla nostra.
I bambini in seguito si sono divertiti moltissimo a ritagliare parti delle fotografie che avevamo scattato durante la visita nel quartiere e poi a completarle con disegni che rappresentavano il territorio come loro immaginavano fosse nel passato!
(prof. Giuseppa Silicati)
Il territorio cambia nel tempo
Elaborato della classe V C, anno scolastico 2006-2007,
Scuola primaria statale "Ferrante Aporti" di Milano
professoresse Giuseppa Silicati e Paola Ruzzenenti
percorso tematico: "La memoria del paesaggio agrario e le trasformazioni del territorio"